I Castelli della Valle D’Aosta

La nobile famiglia valdostana degli Challant segna, con le sue ramificazioni e dinastie, la storia della Valle d’Aosta a partire dall’anno Mille fino agli inizi del 1800, secolo in cui morirono gli ultimi discendenti.

La famiglia Challant fu sempre fedele alla famiglia Savoia e governò gran parte del territorio valdostano; grazie ai matrimoni con altre importanti famiglie, dando vita a rami cadetti, divennero proprietari dei più importanti castelli e torri utili al controllo e alla difesa delle valli.

Alcune di queste costruzioni nate per la difesa vennero poi trasformate in dimore signorili, grazie ad importanti interventi di restauro e di revisione architettonica, fino poi ad essere abbandonate a causa del decadimento economico delle nobili famiglie.

Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, molte delle fortezze vennero acquistate da imprenditori, giovani filantropi, mecenati, intellettuali ed artisti che si impegnarono a riscostruire, restaurare e far rinascere quel patrimonio unico e inestimabile.

Ci fu un movimento intellettuale ed imprenditoriale che ritroviamo nei nomi di:

Alfredo D’Andrade per il castello di Verrès e per il castello di Fénis

Vittorio Avondo per il castello di Issogne

Il Barone Marcel Bich per il castello di Ussel

Ettore Moretti per il castello dei Savoia

Gran parte delle fortezze vennero poi donate o vendute allo Stato italiano e alla Regione Autonoma della valle d’Aosta.

Oggi i castelli sono una delle maggiori attrazioni della regione e la maggior parte di essi sono visitabili e mettono a disposizione dei visitatori interessanti visite guidate.

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