Audioguida Ferrara. Le origini della città di Ferrara sono avvolte nel mistero. Tuttavia, possiamo presumere che il nucleo della città fosse un avamposto militare bizantino, a supporto di Ravenna, per ostacolare i Longobardi. Il nome Ferrara, infatti, appare per la prima volta in un documento risalente all’anno 753, emanato da Desiderio, re longobardo.
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La città, in origine, passò di mano in mano fino a raggiungere quel grado di libertà sufficiente a permettere la nascita del libero Comune. A questo periodo seguirono anni di lotte intestine fra il partito dei Guelfi, capeggiato dalla famiglia Adelardi, e i Ghibellini, guidati dai Torelli-Salinguerra. Di questi contrasti seppero approfittare gli Este, che, dopo non poche difficoltà, si assicurarono la signoria e il potere incontrastato.
È proprio con questa importante famiglia che Ferrara conobbe un grande periodo culturale, un crescendo continuo di arte e sfarzo, che portarono la Corte Estense ai massimi livelli europei. A Ferrara, in questi secoli, convennero umanisti come Guarino Veronese e artisti del calibro di Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Pisanello e Tiziano. Ferrara visse anni di estremo splendore in tutte le arti: dall’architettura alla pittura, dalla musica alla letteratura, con nomi illustri come Ariosto e Tasso.
Ferrara, con i suoi illustri personaggi quali Niccolò III, il magnifico Borso e la bellissima e calunniata Lucrezia Borgia, visse sempre in un precario equilibrio fra i potenti vicini finché, nel 1598, per mancanza di un erede legittimo nella famiglia d’Este, la città venne assoggettata allo Stato Pontificio.
Inizia così il periodo della decadenza e, dopo una breve parentesi napoleonica, Ferrara partecipò attivamente al Risorgimento e all’ideale di un’Italia unita. Oggi, Ferrara è una città moderna e, al contempo, ricca di un affascinante passato che si respira nelle sue architetture e nelle testimonianze storiche, artistiche e culturali che ha saputo tramandare.
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Foto di Joshua Kettle